4 marzo 2014

Le letture del mese #5: Febbraio in collaborazione con MikiInThePinkLand

ATTENZIONE POTREBBE CONTENERE SPOILER
Ciao ragazze, nuovo appuntamento con questa collaborazione sulle letture che vede insieme anche qui il mio blog a MikiInThePinkLand, come sempre cliccando qua potete leggere il suo post.

Questo mese, come vi avevo accennato la volta precedente, non ci sono libri sui vampiri, ogni tanto necessito di staccare anche io dal fantasy più sfrenato e quando lo faccio mi succede spesso di ritrovarmi a leggere romanzi storici ed erotici, con un'eccezione strappalacrime questo mese ç_ç

Autore: Jennifer Ashley
Titolo: Scandalosa Isabella
Genere: Storico/Erotico
Editore: Harlequin Mondadori
Voto: 4,5 su 5

Trama:
Inghilterra - Scozia, 1881
Lasciatosi alle spalle la sregolata vita dell'artista, da anni Lord Mac Mackenzie si è imposto una ferrea astinenza dall'alcol e dal sesso e ha smesso di dipingere. Quando però nella sua vita ricompare la moglie con cui aveva vissuto un tormentato rapporto fatto di passione sfrenata e litigi furibondi, Mac ritrova magicamente l'ispirazione. Isabella diventa così la modella di una serie di scandalosi quadri erotici, emblema di un'ossessione mai davvero sconfitta. Riuscirà Mac a riconquistare la fiducia della donna che ama e a dimostrarle di avere rinunciato ai vizi, ma non al desiderio di averla per sempre nella propria vita e nel proprio letto?


Recensione:
Questo libro mi è piaciuto tantissimo, al di là della storia d'amore tra loro due, i vari litigi, separazioni e riavvicinamenti, mi è piaciuto perché ambientato in un'epoca che mi ha sempre affascinata, quindi ho fantasticato un casino sugli abiti indossati da lei e poi via anche la descrizione di lui in kilt non era affatto male ahaha. 
Ho scoperto dopo averlo letto che fa parte di una serie di quattro dal titolo Highlands Pleasure mi pare e guardando un po' le date questo dovrebbe essere il secondo. 
E' un libro leggero che si legge in un attimo ma ve lo consiglio perché a parte essere romantico a tratti è anche simpatico, a mio gusto.
C'è bisogno di dirlo che mi cercherò anche gli altri?

Autore: Emma Chase
Titolo: Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me)
Genere: Romanzo
Editore: Newton Compton
Voto: 4 su 5

Trama:
Drew Evans è bello e arrogante, fa affari multimilionari nella società di famiglia e seduce le donne più belle di New York con un semplice sorriso. Allora perché è stato per sette giorni con le imposte chiuse nel suo appartamento, triste e depresso? Lui risponderebbe per via dell’influenza. Ma noi sappiamo per certo che non è proprio la verità.
Katherine Brooks è brillante, bella e ambiziosa. Quando Kate viene assunta come nuova associata presso l’impresa di investimento bancario del padre di Drew, il focoso playboy entra in tilt. La competizione professionale che si stabilisce tra i due mette in crisi Drew, l’attrazione per lei è fonte di distrazione e soprattutto portarsela a letto sembra una missione impossibile.
Non cercarmi mai più è il racconto privato, scandaloso e spiritosissimo di un casanova impenitente. Ma, mentre racconta la sua storia, Drew capisce finalmente che l’unica cosa che non aveva mai voluto nella vita, è l’unica di cui adesso non può più fare a meno.

Recensione:
Esilarante, questa è la parola che descrive al meglio il libro.
Si legge tutto d'un fiato e si ride tanto. E' un romanzo anomalo perché scritto da una donna ma il protagonista è un uomo che parla al pubblico e si diverte a farci capire il modo di comportarsi degli uomini quando si innamorano. Il loro modo semplicistico di vedere le cose, che tra l'altro io invidio profondamente, è la cosa che rende più divertente il libro. 
Mi è piaciuto e spero di trovare presto anche il secondo ed il terzo libro di questa trilogia.

Autore: Irene Cao
Titolo: Io ti guardo
Genere: Romanzo erotico
Editore: Rizzoli
Voto: 2/5

Trama:
UN VIAGGIO TRAVOLGENTE ALLA SCOPERTA DELLA PASSIONE. Se si potesse catturare il piacere, Elena lo farebbe con gli occhi. Ventinove anni, di una bellezza innocente ma sfacciata, non sa ancora cosa sia la passione. Il suo mondo è fatto di arte e colori, quelli dell’affresco che sta restaurando a Venezia, la città magica dove è nata. Fino a quando incontra Leonardo, uno chef di fama internazionale, che irrompe nella sua vita travolgendo ogni cosa: la storia d’amore appena nata con Filippo, l’idea che ha sempre avuto di sé e, soprattutto, il suo modo di vivere il sesso. Perché Leonardo, inquilino inatteso nell’elegante palazzo in cui lei lavora, è arrivato per schiuderle le porte di un paradiso inesplorato di cui solo lui possiede le chiavi. I segreti della cucina, della materia grezza che nelle sue mani si trasforma in estasi per il palato, non sono gli unici che conosce: Leonardo sa che il piacere è una conquista per tutti i sensi, ha una forma, un odore, un sapore. E guiderà Elena oltre i suoi limiti, fino al confine più dolce ed estremo dell’ossessione. Ma a una condizione: non dovrà mai innamorarsi di lui. Elena non ha scelta, può solo accettare il suo patto spietato e lasciarsi sedurre da quell’uomo dal passato oscuro, che sembra sfuggire al suo desiderio di legarlo a sé...

Recensione:
"Io ti guardo" è il primo libro di una trilogia, una sorta di "Cinquanta sfumature" all'italiana. 
Il libro secondo me scorre lentamente e non mi ha appassionata in maniera particolare, perché c'è troppo tira e molla e bugie varie tra i protagonisti, insomma non mi ha fatta impazzire. 
Leggerò anche gli altri due libri ma non credo che li recensirò.



Autore: Lena Divani
Titolo: Sette vite e un grande amore. Memorie di un gatto
Genere: Romanzo/Racconto
Editore: edizioni e/o
Voto: 4/5

Trama:
Chi ha vissuto con un gatto, sa quanto quest’ultimo possa essere furbo, tenero, feroce, subdolo, ingegnoso, idiota e completamente adorabile. Proprio come il protagonista di questo romanzo, una grande storia d’amore fra Zucchero, un gatto ironico e riflessivo (nonché obeso), e la sua umana, Madamigella, una scrittrice dalla vita isterica e sregolata. Giunto alla sua settima vita, Zucchero è un gatto con i baffi e ne avrebbe di cose da raccontare! Soprattutto sa benissimo come addomesticare un umano e non gli si venga a dire che siamo noi, poveri stolti, ad addomesticare loro. Con senso dell’umorismo e cultura sorprendenti per un gatto (sorprendenti solo per degli scettici e ignoranti umani, si capisce), Zucchero ci racconta la sua vita esilarante (e a tratti commovente) con Madamigella, e a noi lettori non resta che divertirci e commuoverci con loro. Sette vite e un grande amore, che si inserisce nella lunga e illustre tradizione della letteratura “gattofila” a cui appartengono racconti e poesie di autori come Edgar Allan Poe, Celine, Baudelaire, Bukowski e molti altri, è stato uno dei grandi successi editoriali del 2012 in Grecia.

Recensione:
Ho amato questo libro fino al penultimo capitolo circa dopodiché l'ho odiato e vi lascio immaginare il perché...
In genere non amo romanzi del genere perché tanto finiscono tutti nella stessa maniera, penso che questo potesse essere un'eccezione ed in certo senso lo è stato perché è divertente e poi mi veniva naturale immaginarci uno dei miei gatti che ormai non c'è più, quindi se da una parte sorridevo dall'altra piangevo a dirotto; ho praticamente fatto fuori un intero pacchetto di fazzolettini leggendo le ultime pagine ç_ç
E' un libro che non so se consigliare o sconsigliare, perché è scritto bene e scorre che è una meraviglia però se siete delle gattofile o comunque amate i nostri amici a quattro zampe e siete molto sensibili, vi dico di lasciar perdere, anche se io, tornando indietro lo leggerei nuovamente, lo ammetto.

Passiamo ora ai libri di mia sorella
Titolo: Vivien Leigh Ansia di vivere
Autore: Michelangelo Capua
Genere: Biografia
Editore: Lindau
Voto: 3/5

Trama:
"Rossella O'Hara non era una bellezza, ma stranamente gli uomini non se ne accorgevano", scrisse Margaret Mitchell in "Via col vento", a proposito dell'eroina del suo romanzo, di cui Vivien Leigh ci ha lasciato un'indimenticabile interpretazione. Ma, a proposito dell'attrice, sono parole assolutamente infedeli: Vivien Leigh era infatti una bellezza che non passava inosservata, di un'eleganza innata, dietro la quale si celavano per altro i tratti pericolosi della nevrosi e dell'ossessione per la perfezione. Fu una donna dal carattere deciso, dal fascino indiscutibile e dal profondo magnetismo, sia sullo schermo che nella realtà, dove pure la sua esistenza inquieta rimase segnata in modo indelebile dalla passione che la legò per venti anni a Laurence Olivier e dalla malattia che la condusse prima alla follia e poi alla morte, all'età di 53 anni.

Recensione:
Sono una fan di Vivien Leigh da quando bambina vedevo Via col vento in tv, a mia madre non piaceva così io me lo vedevo da sola o addirittura una volta con mia nonna (e si effettivamente ho dei gusti un po’ antiquati!). Fino a circa sei anni fa pensavo che questa meravigliosa attrice avesse fatto solo Via col vento non sapendo molto di lei, così sul web ho iniziato a fare varie ricerche fino ad essere abbastanza preparata, scoprendo molti altri fantastici film in cui ha recitato per esempio “Anna Karenina” o “Un tram che si chiama desiderio” oltre a tantissimi lavori teatrali, uno più diverso dell’altro. Ho deciso di comprare questo libro perché finora avevo trovato solo libri o siti inglesi su di lei e trovandolo uno in italiano mi ci sono buttata. A malincuore devo dire che sono rimasta molto delusa, il libro non dice niente che non sapessi già, si parte con una breve introduzione sulla sua infanzia e si prosegue parlando della sua carriera da attrice e dalla sua vita rovinata dalla psicosi maniaco-depressiva, oggi molto più curabile ma all’epoca tutto ciò che le fecero furono continui elettro-shock che di certo non migliorarono la situazione, fino a giungere al giorno della sua morte per un polmone distrutto dalla tubercolosi.
Consiglio il libro a chi non conosce l’attrice e desidera saperne qualcosa in più ma lo sconsiglio a chi come me ha già un’infarinatura su di lei perché questa biografia non scava molto a fondo e un po’ come un riassunto veloce.
Titolo: Come una rosa d’inverno
Autore: Jennifer Donnelly
Genere: romanzo storico
Editore: Sonzogno
Voto: 4/5

Trama:
Londra, 1900: le desolate strade dei sobborghi londinesi non sono il luogo adatto per una ragazza per bene come India Selwyn Jones, una bellezza aristocratica il cui animo generoso la spinge ad abbracciare grandi ideali. Ha scelto di essere medico e, grazie all'ambiente in cui è cresciuta e alla stima dei suoi insegnanti, potrebbe esercitare la professione nei più prestigiosi ospedali della città. Ma India ha la testa dura e vuole portare aiuto dove ce ne è più bisogno, tra i poveri e i disperati. Proprio in questi sordidi vicoli, tra ladri, prostitute e sognatori, India si trova a dover curare, salvandogli la vita, il più famoso gangster di Londra, Sid Malone, cinico, spietato, conturbante. Malone è l'esatto contrario dell'elegante fidanzato di India, una stella nascente del Parlamento inglese. Nonostante la repulsione per un uomo che rappresenta tutto ciò che lei detesta, poco alla volta India si lascerà attrarre dalla complessa personalità del malvivente, intrigata dal suo misterioso passato. Inevitabilmente, pur cercando di resistere ai loro sentimenti, i due si ritrovano l'uno nella braccia dell'altro. È un amore appassionato, sconveniente, in cui l'estasi si alterna alla sofferenza, e che provoca distruzioni quali non avrebbero mai potuto immaginare.
Spaziando da Londra al Kenya, fino alle remote e selvagge coste della California, Come una rosa d'inverno è un'avventura mozzafiato, un'epopea romanzesca, ricca di personaggi e situazioni, da gustare pagina per pagina, dove il piacere di una narrazione "classica" si combina con la sensibilità di uno sguardo contemporaneo.

Recensione:
Premessa doverosa il libro fa parte della trilogia di cui vi avevo accennato nella recensione del primo libro “I giorni del tè e delle rose” (la potete trovare qui).
Mi ritrovo un po’ in difficoltà a dover fare la recensione di questo libro perché rischio di non dire niente o di dire troppo quindi cercherò la via di mezzo. India è un giovane medico fresco di laurea, appartiene ad una famiglia molto ricca, ma il suo sogno è sempre stato quello di aprire una clinica gratuita per donne e bambini a Whitechapel quartiere povero e malfamato di Londra. E’ fidanzata da molto tempo con Freddie Lytton rampante politico, anche lui di buona famiglia ma rimasto praticamente sul lastrico per finanziare la sua ascesa in Parlamento. La ragazza inizia a lavorare nello studio di un anziano dottore e li scopre da vicino il mondo della povertà e della miseria che finora aveva conosciuto solo dall’esterno. Fa amicizia con un’infermiera ebrea di nome Ella e soprattutto incontra il famoso criminale Sid Malone ha un comportamento molto diverso da quello che ci si aspetterebbe da un gangster. Freddie il fidanzato di India, d’accordo con la madre di lei, la quale non ha più rapporti con la figlia essendo contraria alla sua scelta di diventare medico, cerca in tutti i modi di ostacolare la carriera di India, soprattutto perché quello che Freddie vuole di più è la dote molto consistente che il matrimonio con India porterà nelle sue tasche. Quando India si decide a lasciare Freddie perché capisce di essere innamorata di Sid il destino e la cattiveria di alcune persone le si mettono contro. Ritroveremo i protagonisti sei anni dopo con delle vite completamente diverse e soprattutto in un contesto diverso: l’Africa.
Da qui dopo varie peripezie i due protagonisti potranno finalmente ritrovarsi.
In questo libro ci saranno anche Joe e Fiona protagonisti de “I giorni del tè e delle rose” e Willa e Seamie che saranno i protagonisti de “La rosa selvatica” terzo ed ultimo libro della trilogia.
Mi permetto di consigliare questo libro come tutta la trilogia alle amanti dei romanzi storici non banali, infatti per essendo un romanzo d’amore la storia è avventurosa, ricca di colpi di scena e secondo me mai sdolcinata.


4 commenti:

  1. Hai letto molto anche questo mese, bravissima Patri :)

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    1. Leggendo tutti libri leggerini come contenuto ci si riesce abbastanza bene a leggerne 3/4 per mese, inoltre sono tutti da poche pagine, non arrivano a 300, quindi puoi star certa che scegliessi di leggere libri più impegnativi e di più pagine non ci riuscirei.

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  2. Io ho letto le sfumature, e non mi sono nemmeno dispiaciute poi così tanto (avrei preso a scudisciate lui però, ogni qual volta comandava quell'idiota a bacchetta, ma vabbè...), ma come succede ogni volta che qualcosa diventa "virale", ho chiuso il capitolo erotico/bdsm/ecc ecc, troppo inflazionato, troppo scontato, spesso troppo banale. Tutto ciò per dirti che il primo ed il terzo non mi attraggono proprio.
    Quello di Emma Chase leggermente di più, ma solo perché hai detto che è esilarante...
    Mi ha fatto sorridere leggere "E' un romanzo anomalo perché scritto da una donna ma il protagonista è un uomo", io scrivo sempre dando la parola a personaggi maschili. Mi riesce decisamente meglio, quasi naturale, ma non chiedermi perché. Faccio fatica quando scrivo punti di vista femminili nelle mie storie.
    Da gattofila, l'ultimo mi ispira un sacco, ma so che piangerei, quindi per adesso lo metto da parte.
    Interessante la biografia di Vivien Leigh, in effetti è un peccato che sia conosciuta solo per Via Col Vento.

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    1. Immaginavo, io e te leggiamo libri molto diversi, al contrario della musica su cui invece abbiamo gusti tanto simili.
      Quello di Emma Chase secondo me è divertente, magari in alcuni passaggi potrebbe rimanere non dico più volgare ma comunque sia più diretto rispetto a come può essere una storia d'amore e l'innamoramento vissuto e raccontato dal punto di vista femminile che comunque tende ad essere più romantico e più poetico come descrizioni.

      Quel del gatto è un pianto assicurato sul finale.

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